Diventare trader in criptovalute, quanto sei disposto a rischiare?

By | 9 Dicembre 2017

In materia di investimenti alternativi il 2017 è stato l’anno delle criptovalute non solo perché le quotazioni del Bitcoin sono letteralmente schizzate da inizio anno, ma anche perché sono cresciuti e stanno crescendo a ritmo esponenziale i trader online in monete virtuali digitalizzate.

Opinioni trading online sulle criptovalute

Sul web, inoltre, i trader vanno sempre di più alla ricerca di opinioni come quelle pubblicate sul sito https://www.diventaretrader.com/trading-online-opinioni.html , e di tutte le informazioni che sono utili e preziose su come poter guadagnare non solo con i Bitcoin, ma anche con altre criptovalute come Ethereum e Litecoin. D’altronde prima di iniziare a fare trading sulle monete virtuali non solo occorre selezionare il paniere di criptovalute su cui investire, ma è necessario pure fissare un orizzonte temporale ed avere le idee chiare su quanto si è disposti davvero a rischiare. Ad esempio, è vero che in questo momento il Bitcoin tra le criptovalute è l’asset più appetibile in quanto la sua ascesa sembra essere inarrestabile, ma in realtà per mediare il rischio la soluzione migliore è sempre quella di investire in un paniere di monete virtuali.

In più, nell’aprire e nel chiudere le posizioni sulle criptovalute la strategia prudente è quella di affidarsi ad un broker online che offra gli stop loss ed i livelli di take profit garantiti a fronte di investimenti da effettuare a piccole dosi in modo tale da non essere soggetti alla volatilità che anche su base giornaliera può essere ampia. Basti pensare, giusto per fissare le idee, che le quotazioni del Bitcoin, che attualmente passa di mano in area 15.000 contro il dollaro americano, in un solo giorno può arrivare ad oscillare, al rialzo o al ribasso, anche di 2000-3000 dollari.

Trattandosi di investimenti per loro natura rischiosi, il trader online in criptovalute deve sempre considerare il caso peggiore, ovverosia quello che la quotazione delle monete virtuali, idealmente, possa azzerarsi da un momento all’altro senza riuscire così a recuperare nemmeno un dollaro del capitale che è stato investito.

Come investire con prudenza nelle monete virtuali digitalizzate

Questo per dire che, se ad esempio si ha un capitale complessivo da investire pari a 100.000 euro, destinare solo il 10% alle criptovalute è già tanto ed è più che sufficiente mentre il restante 90% del proprio gruzzolo è preferibile destinarlo ad investimenti meno rischiosi come possono essere, ad esempio, i buoni fruttiferi postali anche se su base annuale offrono un rendimento netto molto basso.

Chi investe sui mercati deve tener infatti ben presente il fatto che l’obiettivo non è solo quello di guadagnare dalla compravendita di strumenti finanziari, ma anche di gestire e di presidiare i rischi finanziari al fine di evitare che il proprio capitale vada letteralmente in fumo. Con l’erosione del capitale iniziale a disposizione, infatti, sarà poi impossibile rimediare, per esempio, ad un filotto di trade che sono stati chiusi in perdita perché il mercato ha preso la direzione opposta a quella prevista.