Attrice cinese di 26 anni uccisa dalla leucemia: aveva rifiutato le terapie mediche

By | 17 Settembre 2016
rifiuta chemioterapia e muore di leucemia

Xu Ting attrice cinese rifiuta la chemioterapia e muore

Una popolare attrice cinese, molto conosciuta nel suo Paese, di soli 26 anni è stata stroncata da una forma parecchio aggressiva di leucemia. La notizia, di per se, sarebbe una non notizia, un caso triste come ne avvengono spesso in tutto il mondo ma la notizia vera che sta dietro a questa tragedia è che Xu Ting, questo il duo nome, aveva ricevuto la tremenda diagnosi a luglio ma ha subito rifiutato di sottoporsi alla chemioterapia secondo i protocolli riconosciuti come i più efficaci e applicati in tutto il mondo, quelli che danno la garanzia non di guarigione ma di maggiori possibilità scientifiche di contrasto alla malattia e in molti casi di guarigione.

La giovane attrice ha vissuto la sua esperienza condividendo con i suoi follower ogni momento e, temendo di essere devastata dalla sofferenza e dagli effetti estetici dei farmaci, si è rifugiata nella medicina tradizionale cinese, l’agopuntura e altre pratiche orientali. Purtroppo, presto è stato evidente che la medicina tradizionale orientale non aveva alcun effetto benefico e, pentita, si è sottoposta alla chemioterapia.

Troppo tardi, purtroppo, la scienza non è riuscita più ad essere risolutiva e la giovane attrice ha perso la vita. Vista la forma particolarmente aggressiva è difficile anche per i medici dire se la vicenda avrebbe potuto avere esiti diversi se si fosse applicato subito il meglio del progresso scientifico, certo delle speranze in più potevano esistere. Questo caso segue di poche settimane altri due casi in Italia, nei quali le persone interessate avevano scelto la terapia secondo il controverso ex dott. Hamer, rifiutando le terapie ufficialmente riconosciute e per questo perdendo la vita, in questi casi sì, con una ragionevole sicurezza che avrebbero potuto salvarsi.

Ciascuno deve essere libero di accettare o rifiutare le terapie proposte, fa parte della sacrosanta libertà personale ma questi casi mettono in luce la necessità di fornire la migliore e più corretta informazione possibile, scientifica e senza false illusioni ma anche mettendo chiaramente in luce i rischi mortali cui si va incontro con terapie alternative senza fondamenti scientifici. La scelta libera è giusta ma deve avere come base la massima consapevolezza di uno e dell’altro metodo con risultati statistici e rischi.